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martedì 26 febbraio 2013

L'ODORE DEI SOLDI 2: DA DOVE VENGONO I FONDI DEL MOVIMENTO 5 STELLE?


Questa è stata una notte movimentata per me, culminata con una sveglia precoce un'ora in anticipo rispetto a quella schedulata ieri sera.
Capirete che il risveglio non sia stato dei migliori. Ne consegue che la testa, in quel dormiveglia agitato, abbia deciso di vagare e di scavare, neanche poi troppo, nel mio subconscio e ne sono venute fuori alcune considerazioni e alcune domande.

Considerazioni:
- Le elezioni le ha perse il PD, Bersani o chi per lui, non ci sono cazzi. Era difficile, si sono impegnati e ci sono riusciti. Molto semplice.
- Grillo è letteralmente esploso, non tanto per demeriti di altri, ma forse si. Tutto questo mi ricorda Berlusconi nel 1994, e non posso stare tranquillo.
- Berlusconi non ce le leveremo più dalle palle finché non deciderà che il suo tempo su questa terra sarà volto al termine. Non che avessi molti dubbi a riguardo.

La domanda invece è molto più intrigante, ed è la seguente.

Da dove vengono i soldi con cui Grillo ha pagato la sua campagna elettorale itinerante? Chi ha pagato i palchi e le infrastrutture da cui il comico ha infiammato le platee di tutta Italia visto che non godeva dei finanziamenti pubblici come tutti gli altri?

Gli altri partiti se le sono pagate con i nostri soldi, e questo non è che mi faccia sentire meglio, anzi: mi fa un po' girare i cosiddetti e sono convinto anche io che questi debbano perlomeno essere rivisti pesantemente al ribasso.
Ma tra non essere d'accordo su come vengono spesi i soldi pubblici, e non avere la più pallida idea da dove provengono i fondi che alimentano il primo partito italiano, ecco questo mi inquieta maggiormente.
Poi magari è solamente mia ignoranza sulla questione e sarei lieto di trovare una risposta in merito.
Sto cercando sulla rete, vediamo se riuscirò a trovare qualcosa di esauriente.

sabato 23 febbraio 2013

L'Anomalia, atto secondo.

Sono ormai due decenni che ci lamentiamo Dell'Anomalia Italiana: "Berlusconi può esistere solamente in Italia", ci siamo ripetuti come un mantra fino quasi ad assuefarci.

Ed ora? Ora ci stiamo ricadendo un'altra volta: ditemi voi in quale altro paese al mondo un comico di professione e in attività si potrebbe mai presentare alle elezioni e prendere quasi il 20% dei voti. Solo nel fatato Bel Paese un'anomalia come Grillo può accadere.

Ed ora eccoci qua, a un giorno dal voto, in balia di un comico mancato, di un comico in missione, ma soprattutto di una classe politica difettosa che non è stata in grado di spazzarli via con la forza che solamente una credibilità diffusa gli avrebbe concesso queste storture del sistema.

venerdì 1 febbraio 2013

IPOCRISIA AL POTERE


Fin quando la gente continuerà a pensarla in maniera così oscurantista non si andrà da nessuna parte. Premetto che non approvo nemmeno io lo sperpero, ma ogni persone è libera di spendere i propri soldi come meglio crede. Non si può pensare di superare una crisi del genere chiudendoci dentro le nostre case e stando attenti a non spendere/sprecare nemmeno un euro. Chi ha è giusto che spenda senza essere tacciati di essere alcunchè.
E poi c'è dell'altro: quella bottiglia alimenta un'intera filiera che non è composta solamente da ricchi, come il produttore che ha prodotto la bottiglia e il proprietario del locale che ha incassato fisicamente l'esorbitante conto.
Dietro c'è un un indotto enorme che la gente con il paraocchi come chi ha commissionato e scritto questo articolo, nemmeno si immagina.
C'è il contadino nella vigna, un operaio che l'ha "fisicamente" imbottigliata, un rivenditore che ha fatto da tramite e tutti quelli che lavorano per lui, un uomo delle consegne, un magazziniere, un cameriere, c'è l'uomo delle pulizie che il giorno dopo ha pulito tutto il casino, più altre svariate altre figure che lavorano di notte e che sono state pagate con quella fattura.
Senza contare chi produce i bicchieri in cui è stato bevuto il prezioso nettare, chi produce le seau à glace, i tovaglioli, chi vende la frutta che la accompagnava...e avanti così fino all'infinito.
Insomma, c'è un'intera economia che da realmente da mangiare a decine, centinaia, migliaia di famiglie.
Il tutto ovviamente partendo dal fatto che chiunque fatturi e batta scontrino, ma quello è tutto è un altro discorso che ha niente a che fare con quello di cui ho parlato. E' un problema di controlli, mazzette e tutto quello che ne consegue.
Quindi, prima di sparare escrementi verso un certo tipo di atteggiamenti, la prossima volta pensateci due volte.